AMF Storage & Migration on AWS

AMF è una media azienda italiana specializzata nella produzione di minuteria ed accessori per il mondo fashion.

AMF conta uno staff di circa 300 persone ed un datacenter in parte on-prem ed in parte ospitato su datacenter Fastweb.

Nel corso di un'attività di modernizzazione degli applicativi e dei processi ha deciso di migrare la propria infrastruttura su AWS per garantire una maggiore flessibilità dei carichi di lavoro e una tutela maggiore dei propri dati circa 1TB di dati

Performance 

Grazie all'uso di istanze Amazon EC2 di tipologie diverse è stato possibile dimensionare correttamente le risorse senza sprechi in base ai workload necessari.

Storage

Grazie all'uso di servizi come Amazon S3, Amazon EBS e AWS Backup la gestione dell'archiviazione dei dati è semplice ed efficiente. Allo stesso tempo anche le operazioni di ripristino risultano immediate.

Con la nuova organizzazione si sono ottenuto tempi di ripristino 4 volte più veloci ed un risparmio sullo storage ed attività di manutenzione del 32% rispetto alla soluzione on-prem

Ottimizzazione costi

Grazie alla programmabilità dell'infrastruttura e all'acquisto dei Savings Plans è stato possibile abbattere i costi rispetto ad una soluzione on-prem.

Il risparmio ottenuto è stato del 36% rispetto alla soluzione on-prem

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Il loro pensiero

"Grazie al supporto di zero12 e alla metodologia MAP impiegata la migrazione è risultata lineare, efficiente e trasparente per il personale aziendale. L'uso di un approccio strutturato e l'esperienza in diverse migrazioni ha consentito di risolvere in modo efficiente i naturali problemi di adattamento."

Enrico Fietta

IT Manager - AMF

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La sfida

  • Attività di discovery e mapping di applicativi e procedure realizzate nel corso degli anni
  • Definire un piano di backup e DR strutturato rendendo tempi di ripristino in caso di disaster inferiori alle 4h
  • Ottimizzare i costi dell'infrastruttura rispetto ad una soluzione on-prem

La Soluzione

L'attività di migrazione è stata condotta seguendo la metodologia MAP infatti, il processo di migrazione è iniziato con una fase di assessment mirata a svolgere una discovery delle risorse in uso all'interno del datacenter del cliente oltre a mappare i diversi applicativi in uso nel corso del tempo da AMF. L'attività di discovery è stata svolta in modo accurato per garantire anche una simulazione costi e dimostrare i vantaggi economici della migrazione in cloud. Una volta terminato l'assessment sono stati scelti quattro applicativi caratterizzanti i workload del cliente e, all'interno della fase di mobilize sono state create organizzazioni, ambienti e tramite i servizi Cloudendure e AWS Data Migration Service (AWS DMS) è stata svolta una migrazione di alcuni workload per verificarne il corretto funzionamento. 
Una volta terminata la fase di mobilize dei quattro applicativi sono stati scritti i run-book che sono stati seguiti per la migrazione completa di tutte le risorse da on-prem a AWS.

I servizi AWS principali usati sono: Amazon EC2, Amazon RDS, Amazon Elastic Load Balancing, Amazon VPC, Amazon CloudWatch, Amazon CloudWatch Logs, AWS CloudTrail, AWS IAM, AWS Backup, Amazon Elastic Block Store (EBS), Amazon S3, Amazon S3 Glacier.

Particolare attenzione è stata data alla parte di storage con oltre 1TB da gestire tra volumi Amazon EBS e Amazon S3. Per la parte di Backup è stato usato il servizio AWS Backup per gestire l'orchestrazione dei backup dei dati con una strategia di un backup giornaliero con retention di 3 giorni, un backup settimanale con retention 3 settimanale e 1 backup mensile con retention 3 mesi.